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Scacchiera!

SERPENTINE GALLERY - TOYO ITO

 " La mia architettura cerca di essere tecnologica e organica allo stesso tempo"

"Le nuove tecnologie hanno permesso una più facile aderenza delle mie ispirazioni progettuali a quella che viene definita <architettura libera>"


"La vita fertile e l'astrazione prodotta dalla geometria non sono opposte ma correlate tra loro"

Questo progetto di Toyo Ito, data la necessità di rapida realizzazione e semplicità costruttiva, si discosta apparentemente dagli altri progetti dello stesso architetto, connotati da una forte predisposizione allo studio degli elementi naturali.
In realtà, in questo progetto, egli unisce la sua devozione per la natura alla geometria pura, facilmente confrontabili tra loro perchè aventi in comune una logica fondativa di base, un pensiero e un ordine astratto e nascosto da un'apparente scomposizione e molteplicità.

Pensando alla natura, ogni specie si può definire a partire di un principio zero, un "seme", che modificato, anche se in modo quasi impercettibile, può portare ad un risultato finale completamente diverso dall'iniziale. Pensiamo all'essere umano: con una minima variazione del DNA, ogni uomo è sensibilmente diverso da un altro, per quasi 5 miliardi di persone.
Allo stesso modo, alla base di questo progetto c'è un semplice quadrato, la figura più semplice e pura che racchiude perfezione e che non può differire per relazioni nè per proporzioni dal quadrato stesso. Toyo Ito, manipolando e riproponendo la stessa figura, produce qualcosa di completamente diverso e distante dal principio.

Alla base di questo ragionamento c'è l'idea di diagramma e di prodotto finale come "contenitore della memoria": la natura, studiandola, ha anch'essa una forte memoria che ci ha permesso di risalire alle origini delle specie e del mondo; la geometria del padiglione ha come ente primario il quadrato, che modificato e riproposto in modo differente, fornisce un risultato completamento diverso, ma collegato alla sua origine. In questo modo, cambiando una semplice pedina della progressione e del ragionamento, si creano risultati sempre nuovi.



Il BANG di questo progetto è sicuramente la sua PELLE, considerata non solo come involucro, ma come una commistione tra apertura, struttura, linguaggio formale e concept.
  


In questo filmato ho cercato di spiegare la logica compositiva del progetto preso in esame, che poi ho cercato di riprodurre e di elaborare nella scacchiera vera e propria.


L'idea per la scacchiera nasce dalla volontà di riprodurre l'idea dell'architetto per cui, attraverso minimi gesti nel percorso creativo, il risultato può apparire completamente diverso e può suscitare diverse suggestioni.

Intorno ad un perno centrale sono ancorati dei quadrati con diversi lati liberi di ruotare.
La flessibilità di questa scacchiera sta nel poter liberamente aggiungere o togliere quadrati o, addirittura, sostituire i quadrati con altre figure geometriche e riproporre lo stesso sistema, per poi proiettarlo su una superficie...
In realtà, un' altra possibilità data da questo sistema è quella di far variare la posizione delle figure piane anche in altezza, essendo spostabili anche a diverse quote... A questo punto, se la proiezione avvenisse con raggi proiettanti inclinati? Cosa si genererebbe?








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