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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

Ex tempore... lapis!

Il BANG!

Il BANG disgregazione è stato ispirato da numerosi fattori. Il primo fattore è il tessuto discontinuo di Tor Sapienza, punteggiato da edilizia bassa e spontanea ma solcato anche da interventi più mastodontici e massicci; un secondo fattore è dato dalla volontà di utilizzare forme geometriche pure appartenenti ad un nucleo iniziale che sembra essere esploso ma che comunque può essere ricostruito dal pensiero come un tutt'uno; altro elemento decisivo è stato quello di non voler edificare l'intero lotto, ma di frammentare lo spazio disponibile in parti aperte e parti coperte, che si interagiscono sinergicamente tra di loro, creando vari livelli di pubblico e privato e modificando il grado di permeabilità del lotto a seconda del lato considerato.

Scacchiera!

SERPENTINE GALLERY - TOYO ITO   " La mia architettura cerca di essere tecnologica e organica allo stesso tempo" "Le nuove tecnologie hanno permesso una più facile aderenza delle mie ispirazioni progettuali a quella che viene definita <architettura libera>" "La vita fertile e l'astrazione prodotta dalla geometria non sono opposte ma correlate tra loro" Questo progetto di Toyo Ito, data la necessità di rapida realizzazione e semplicità costruttiva, si discosta apparentemente dagli altri progetti dello stesso architetto, connotati da una forte predisposizione allo studio degli elementi naturali. In realtà, in questo progetto, egli unisce la sua devozione per la natura alla geometria pura, facilmente confrontabili tra loro perchè aventi in comune una logica fondativa di base, un pensiero e un ordine astratto e nascosto da un'apparente scomposizione e molteplicità. Pensando alla natura, ogni specie si può definire a partire di un pri

Studio di un'opera

La rivoluzione informatica dell’architettura. Dopo il 2001 Convenzionalmente, ma in realtà senza troppe convenzioni, il mondo si ritiene cambiato dopo l’11 settembre 2001, ma non immediatamente compreso. La mancata comprensione non può fornire risposte a quelle che si stavano delineando come problematiche fondamentali (prodotte a loro volta dal cambiamento). Ciò che si poteva cercare di fare era trovare domande appropriate e complete, alle quali sarebbero successivamente arrivate delle risposte. La prima e più importante in tal senso era sicuramente: come usare gli strumenti che abbiamo creato? In che direzione dobbiamo andare? In architettura, lo strumento progettuale è stato sempre fondamentale per la concezione di un progetto.   È importante sottolineare in tal senso la sottile differenza semantica tra la parola utensile ed il termine strumento: l’utensile rinforza l’azione delle nostre membra, lo strumento materializza il pensiero, è qualcosa di più intellettuale, un es

Degli imprinting

Sveglia, or e 6:00 am. Si va a casa. Ormai sembra così rapido il viaggio, tutto calibrato dal continuo andirivieni collaudato da ormai 23 anni. Atterraggio a Madrid alle 13, mezz’oretta di macchina ed eccoci qui. A Colmenarejo, per gli amici, Colme.  Qui è nata mia nonna, nel lontanissimo 1930, poco prima della guerra civile spagnola. È un piccolo paese, a 35 km da Madrid, e a 1,5 km da Galapagar, dove invece è nato mio nonno.  Mia mamma ha passato tutta la sua infanzia qui, prima di doversi allontanare necessariamente per studiare.  Intorno a Colmenarejo c’è la Sierra. Montagne. Picchi.  Mio nonno e le sue passeggiate trovano terreno fertilissimo. Ogni giorno, con i suoi amici, sparisce verso le 10 e ricompare verso le 14, giusto prima di mangiare. Gira sempre gli stessi posti, le stesse strade e incontra le stesse persone (di cui il 90% sono familiari di mia nonna), ma per lui è perfetto così.  Talvolta si porta mio fratello, unico nipote maschio, perché si, mio nonno ap